Il 2014 è sempre più vicino e per la giornalistadiserieb, come per la maggior parte delle persone, è tempo di considerazioni su ciò che è stato l'anno che sta per concludersi.
Perché, al di là di ogni banalità, non si smette mai di imparare e sono tante le cose che chi scrive ha capito di se stessa in questi 365 giorni (o giù di lì...) appena trascorsi.
Giorni difficili, costellati dall'incertezza, da assenze importanti e anche da qualche malattia di troppo, che lei e chi ama si sarebbero risparmiati volentieri.
Per prima cosa ha riscoperto che, nonostante i problemi di tutti i giorni, i soldi che non bastano mai e le saltuarie incomprensioni, lei è amata ed è davvero fortunata e che, come una moderna Dorothy con tanto di scarpette rosse, oggi può affermare senza esitazione come la sua casa sia sempre il posto più bello del mondo.
Secondo: il lavoro che ha scelto (e che con tanta ostinazione tenta di perseguire) non la renderà mai ricca, ma comunque l'arricchisce dentro. Anche quando la tiene 12/14 ore davanti uno schermo a scrivere perle di saggezza che nessuno leggerà mai (e per fortuna), perché essere una giornalistadiserieb non è sempre semplice, ma la fa sentire una persona migliore.
Terzo (e qui si ferma, per non tediare oltre i pochi lettori rimasti) che non si può piacere a tutti. Il che, sebbene sia una delle cose che ancora oggi spesso la ferisce (oltre al fatto che al suo ego sembra addirittura impossibile), è un dato di fatto e come tale va considerato.
Delle volte, inoltre, il punto numero tre ha anche dei risvolti positivi.
Soprattutto quando quelli a cui non piaci sono dei vigliacchi che non hanno il coraggio di dire in faccia le cose che pensano realmente, che ti sfruttano finché gli serve la tua complicità per coprire le loro debolezze e che, quando vedono i loro piani andare in fumo (mai espressione fu tanto azzeccata) ti insultano gratuitamente e pure in modo subdolo...
Ps. sì, è vero, il terzo punto era dedicato a persone specifiche... ma in fondo questo è il blog della giornalistadiserieb, avrà pure il diritto di togliersi qualche sassolino dalle scarpe per iniziare serenamente il 2014, no?
giovedì 26 dicembre 2013
giovedì 21 novembre 2013
Nostalgia canaglia
Ci sono giorni in cui la giornalistadiserieb sente un po' di nostalgia... Soprattutto quando le accade qualcosa di bello, che la fa ben sperare per il futuro.
Sì, lo sa, solitamente dovrebbe essere il contrario.
Chissà, magari è solo scaramanzia.
Forse è ancora per questa vocina che si nasconde nella sua testa e che le dice che non potrà mai avere tutto dalla vita. Che chi troppo vuole, nulla stringe.
Nonostante oggi Rob fosse più che propositivo per la settimana che deve ancora arrivare...
Ci sono giorni in cui la giornalistadiserieb sente un po' di nostalgia... Ma poi si guarda allo specchio e la butta sul ridere!
Sì, lo sa, solitamente dovrebbe essere il contrario.
Chissà, magari è solo scaramanzia.
Forse è ancora per questa vocina che si nasconde nella sua testa e che le dice che non potrà mai avere tutto dalla vita. Che chi troppo vuole, nulla stringe.
Nonostante oggi Rob fosse più che propositivo per la settimana che deve ancora arrivare...
Ci sono giorni in cui la giornalistadiserieb sente un po' di nostalgia... Ma poi si guarda allo specchio e la butta sul ridere!
giovedì 14 novembre 2013
Un segno in più
Forse non tutti sanno (e sicuramente non a tutti interessa) che tra le perversioni della giornalistadiserieb ci sono i tatuaggi.
Certo, lei non è tipo da tribali, ritratti, ancore da marinaio o scritte accorate (anche se deve ammettere di avere passato diverse notti insonni ad ammirare le opere d'arte di Kat e dei suoi pittoreschi dipendenti...).
Lei, piuttosto, preferisce fiorellini, stelline, farfalle... ovvero tutti quei simboli delicati da apparire in completa antitesi con il suo aspetto fisico.
Però, tutti i suoi tatuaggi, hanno un significato profondo e sono stati fatti in momenti precisi della sua vita. Quando si è sentita per la prima volta grande. Quando si è innamorata di suo marito l'ultimaruotadelcarro. Quando sono nati i suoi figli. Quando ha deciso di provare ancora una volta a percorrere quel tortuoso sentiero che è la sua vita lavorativa.
Lei, piuttosto, preferisce fiorellini, stelline, farfalle... ovvero tutti quei simboli delicati da apparire in completa antitesi con il suo aspetto fisico.
Però, tutti i suoi tatuaggi, hanno un significato profondo e sono stati fatti in momenti precisi della sua vita. Quando si è sentita per la prima volta grande. Quando si è innamorata di suo marito l'ultimaruotadelcarro. Quando sono nati i suoi figli. Quando ha deciso di provare ancora una volta a percorrere quel tortuoso sentiero che è la sua vita lavorativa.
Bene, da oggi, (e qui ci sarebbe stato bene un rullo di tamburo!) la giornalistadiserieb ha un segno in più.
Perché ha deciso di fissare anche sul suo corpo questo momento storico, una sorta di piccola rinascita, per non dimenticare. Perché per lei il cuore avrà sempre una parte fondamentale e, in fondo, è anche ora di accettarlo.
E, soprattutto, perché ha bisogno di un nuovo porta fortuna...
Poi, come se questo non bastasse, anche Rob oggi ha parlato di trovare un modo di celebrare una sorta di indipendenza...
... forse non tutti sanno (e sicuramente non a tutti interessa) che tra le perversioni della giornalistadiserieb ci sono i tatuaggi. E lei ora ha un segno in più!
Poi, come se questo non bastasse, anche Rob oggi ha parlato di trovare un modo di celebrare una sorta di indipendenza...
... forse non tutti sanno (e sicuramente non a tutti interessa) che tra le perversioni della giornalistadiserieb ci sono i tatuaggi. E lei ora ha un segno in più!
giovedì 31 ottobre 2013
Solo un breve esercizio di scrittura
Questa sera è Halloween e la giornalistadiserieb ha moltissime cose da fare prima che alla sua porta bussino orde di ragazzini alla ricerca di dolci e caramelle. Tra l'altro lei non ci sarà, perché oggi c'è la chiusura anticipata in redazione, e per una volta toccherà al marito ultimaruotadelcarro accompagnare i pargoli nei loro giretti.
Così, sebbene siano appena le 10.38 del mattino, e sebbene in un altro momento storico lei starebbe ancora dormendo il sonno dei giusti, la sua nuova routine salutista, seguita dal suo immancabile senso di colpa per l'evento dei suoi figli a cui non riuscirà a essere presente, non glielo hanno permesso.
Per questo, come tutti i giorni da quasi un mese, si è vestita, è andata a camminare veloce (o, per meglio dire, diversamente lenta cercando di tenere il passo delle sue compagne d'avventura) per poi dirigersi direttamente verso il supermercato più vicino e acquistare leccornie per i grandi e i piccini che riempiranno la sua casa.
Ma ora, tornata nella sua abitazione colorata e assolata, in questo 31 ottobre che per chi vive a Roma è come essere in pieno giugno, non sapendo se fosse meglio iniziare a passare l'aspirapolvere o lavare i piatti della cena di ieri, ha deciso di scrivere un post.
Solo un breve esercizio di scrittura, eseguito tanto per non perdere l'allenamento e per schiarire i pensieri...
Ma ora che sono le 10.59 è meglio smettere, zittire quella sciocca vocina che continua a farsi sentire e iniziare a mettere un po' a posto il disordine, almeno quello esteriore.
Anche perché, nei suoi più rosei piani, tra un letto da rifare e la tavola da lasciare pronta, c'era anche da inserire il ritocco alla tinta (!) prima di andare a lavorare...
Questa sera è Halloween e la giornalistadiserieb ha moltissime cose da fare prima che alla sua porta bussino orde di ragazzini alla ricerca di dolci e caramelle... Sarà una lunga giornata!
Così, sebbene siano appena le 10.38 del mattino, e sebbene in un altro momento storico lei starebbe ancora dormendo il sonno dei giusti, la sua nuova routine salutista, seguita dal suo immancabile senso di colpa per l'evento dei suoi figli a cui non riuscirà a essere presente, non glielo hanno permesso.
Per questo, come tutti i giorni da quasi un mese, si è vestita, è andata a camminare veloce (o, per meglio dire, diversamente lenta cercando di tenere il passo delle sue compagne d'avventura) per poi dirigersi direttamente verso il supermercato più vicino e acquistare leccornie per i grandi e i piccini che riempiranno la sua casa.
Ma ora, tornata nella sua abitazione colorata e assolata, in questo 31 ottobre che per chi vive a Roma è come essere in pieno giugno, non sapendo se fosse meglio iniziare a passare l'aspirapolvere o lavare i piatti della cena di ieri, ha deciso di scrivere un post.
Solo un breve esercizio di scrittura, eseguito tanto per non perdere l'allenamento e per schiarire i pensieri...
Ma ora che sono le 10.59 è meglio smettere, zittire quella sciocca vocina che continua a farsi sentire e iniziare a mettere un po' a posto il disordine, almeno quello esteriore.
Anche perché, nei suoi più rosei piani, tra un letto da rifare e la tavola da lasciare pronta, c'era anche da inserire il ritocco alla tinta (!) prima di andare a lavorare...
Questa sera è Halloween e la giornalistadiserieb ha moltissime cose da fare prima che alla sua porta bussino orde di ragazzini alla ricerca di dolci e caramelle... Sarà una lunga giornata!
venerdì 18 ottobre 2013
Selvaggia (B)ellezza
Se c'è un giorno della settimana che piace sempre molto alla giornalistadiserieb è il giovedì. Non sa dire esattamente perché, forse perché non lavora, o perché manca poco al weekend. Magari anche perché è ricominciato X Factor (perdonatela, ognuno ha le perversioni che si merita).
Ma il giovedì resta un buon giorno.
Soprattutto da quando chi scrive legge Rob, sebbene delle volte non lo capisca...
Devi tentare qualche esperimento che potrebbe provocare miracoli d’amore? Certo che sì. Devi inventare proposte stravaganti e programmare incontri notturni? Assolutamente sì. Devi riprendere le tue fantasie da dove le hai interrotte l’ultima volta perché eri spaventato? Sì. Mettere in discussione tabù che hanno perso importanza? Senz’altro. Cacciare via il dolore con una prova di forza liberatoria? Certamente. Attingere al segreto di Pulcinella che è al cuore della tua selvaggia bellezza? Ma certo.
Perché va bene tutto, ma ammettiamolo, la giornalistadiserieb la selvaggia bellezza no sa nemmeno dove sta di casa, anche se le piacerebbe davvero tanto trovare un modo per cacciare via il dolore...
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martedì 15 ottobre 2013
La legge è uguale per tutti... più o meno!
Driiin. Driiinnnn. Il cellulare squilla.
-"Salve avvocato, meglio tardi che mai, mi dica pure..."
- "Beh, in realtà, l'offerta che hanno prodotto non è minimamente accettabile e io insisterò affinché si tengano in considerazione le parole del giudice della scorsa udienza..."
- "Avvocato, sa già che sono d'accordo con lei, anche se io non temo il verdetto. Ci ho pensato e forse sarebbe il caso di andare fino in fondo con la causa, perché sappiamo bene che quello che rivendico è solo la verità"
- "Lei ha ragione giornalistadiserieb, ma sa come vanno queste cose in Italia, i tempi si allungano, le società chiudono e poi non sempre la verità coincide con quella processuale"
Ecco, in questa ultima frase c'è la sintesi di tutto il vissuto professionale (e non solo) di chi scrive che, ridendo, scherzando e scrivendo un paio di blog, è nel mondo del lavoro già da 14 anni.
E, in tutto ciò, domani si torna in aula...
lunedì 14 ottobre 2013
domenica 13 ottobre 2013
Sei su otto
Amicizia.
Lealtà.
Fratellanza.
Bontà.
Cura di sé.
Amore per gli altri.
Egoismo.
Individualismo.
Da diverso tempo, oramai, la giornalistadiserieb si sta chiedendo cosa sia meglio insegnare ai propri figli.
E, soprattutto, se siano più le sue parole o le sue azioni a influenzare maggiormente le loro giovani menti.
Ci sono pensieri, atteggiamenti e modi di intendere e di vedere il mondo che la circonda che non hanno sempre aiutato chi scrive e che, per molti versi, le hanno impedito di sentirsi realmente a suo agio in molti campi.
Lei che, quando crede in qualcosa o qualcuno, si lancia in imprese impossibili, che negli esseri umani cerca sempre il lato positivo, che vorrebbe riuscire a salvare il mondo o, almeno, chi ama.
Lei che, per queste stesse cose, spesso viene chiamata ingenua o illusa e che, troppo spesso, ha permesso a datori di lavoro e sedicenti amici di approfittarsi della sua rosea visione.
Eppure lei ci crede ancora... Dev'essere così, altrimenti nell'elencare i valori da trasmettere, non gliene sarebbero venuti in mente sei positivi su otto.
Che poi un po' di sano egoismo, alle volte, non è anche produttivo?
Può esistere un "sano" egoismo?
Ecco, questo è un argomento molto dibattuto ultimamente in casa giornalistadiserieb/ultimaruotadelcarro... Pensare a se stessi alle volte è necessario, certo. Ma se poi per natura si è più portati a identificarsi con il bene dell'altro tanto da non sapere cosa fa bene a te, come se ne esce?
Amicizia.
Lealtà.
Fratellanza.
Bontà.
Cura di sé.
Amore per gli altri.
Egoismo.
Individualismo.
Da diverso tempo, oramai, la giornalistadiserieb si sta chiedendo cosa sia meglio insegnare ai propri figli. E, soprattutto, se siano le sue parole o le sue azioni a influenzare maggiormente le loro giovani menti...
Lealtà.
Fratellanza.
Bontà.
Cura di sé.
Amore per gli altri.
Egoismo.
Individualismo.
Da diverso tempo, oramai, la giornalistadiserieb si sta chiedendo cosa sia meglio insegnare ai propri figli.
E, soprattutto, se siano più le sue parole o le sue azioni a influenzare maggiormente le loro giovani menti.
Ci sono pensieri, atteggiamenti e modi di intendere e di vedere il mondo che la circonda che non hanno sempre aiutato chi scrive e che, per molti versi, le hanno impedito di sentirsi realmente a suo agio in molti campi.
Lei che, quando crede in qualcosa o qualcuno, si lancia in imprese impossibili, che negli esseri umani cerca sempre il lato positivo, che vorrebbe riuscire a salvare il mondo o, almeno, chi ama.
Lei che, per queste stesse cose, spesso viene chiamata ingenua o illusa e che, troppo spesso, ha permesso a datori di lavoro e sedicenti amici di approfittarsi della sua rosea visione.
Eppure lei ci crede ancora... Dev'essere così, altrimenti nell'elencare i valori da trasmettere, non gliene sarebbero venuti in mente sei positivi su otto.
Che poi un po' di sano egoismo, alle volte, non è anche produttivo?
Può esistere un "sano" egoismo?
Ecco, questo è un argomento molto dibattuto ultimamente in casa giornalistadiserieb/ultimaruotadelcarro... Pensare a se stessi alle volte è necessario, certo. Ma se poi per natura si è più portati a identificarsi con il bene dell'altro tanto da non sapere cosa fa bene a te, come se ne esce?
Amicizia.
Lealtà.
Fratellanza.
Bontà.
Cura di sé.
Amore per gli altri.
Egoismo.
Individualismo.
Da diverso tempo, oramai, la giornalistadiserieb si sta chiedendo cosa sia meglio insegnare ai propri figli. E, soprattutto, se siano le sue parole o le sue azioni a influenzare maggiormente le loro giovani menti...
giovedì 10 ottobre 2013
Part Time vs Full Time
Il part time ha i suoi vantaggi e la giornalistadiserieb ne è sempre stata convinta. Perché part time, sebbene in questa nostra società equivalga a pochissimi soldi e zero possibilità di fare carriera, allo stesso tempo significa anche avere più tempo da passare in famiglia, coi bambini e, cosa non da poco, da dedicare a noi stessi.
Così, per chi come lei usufruisce (anche se non è stata esattamente una libera scelta) del fantastico part time verticale, ovvero tre giorni di lavoro a settimana, oggi era un giorno libero.
Tutto da organizzare.
Avrebbe potuto dormire fino a tardi magari.
Oppure andare dal parrucchiere.
Ma anche rimanere a casa a leggere quell'immenso tomo di oltre 1200 pagine che ha appena acquistato dal suo libraio di fiducia...
Peccato che chi organizza le conferenze stampa in generale e soprattutto quelle in Rai, non tenga mai conto degli impegni personali della giornalistadiserieb (che, poi, ci sarebbe da chiedersi anche come mai...).
Per questo, sebbene fosse il suo giovedì libero, la nostra amata ragazzotta si è svegliata come sempre troppo presto e, dopo aver preparato i bimbi per la scuola ed essere andata a fare la sua camminata veloce mattutina, diventata un appuntamento imperdibile delle ultime settimane (già, chi lo avrebbe mai detto!), ha avuto appena il tempo di un caffè, due chiacchiere e una doccia veloce prima di raggiungere la splendida location di Viale Mazzini.
A sua discolpa, c'è da dire che, ormai non frequenta più tanto spesso quei luoghi e così non ha pensato che per andare in Rai avrebbe dovuto spendere due minuti in più per acconciare i capelli e per truccarsi.
Non sa come mai non le è proprio venuto in mente.
Ma le è bastato varcare l'ambita porta a vetri (la seconda per esattezza, quella dopo il controllo sicurezza) per ricordarselo. C'erano lei coi capelli arruffati e gli occhi stanchi, i fotografi, le bionde perfette con le gambe chilometriche e diversi manichini dell'Oviesse (cioè quei personaggi di sesso maschile vestiti alla vorrei ma non posso soliti usare più creme di chi scrive).
Ma la giornalistadiserieb era in ballo e ha ballato.
L'umidità e la pioggia non avevano giocato a suo favore, certo, ma almeno era vestita da persona seria.
O, almeno così credeva. E lo ha creduto fino a quando, dopo aver svolto il suo ruolo di simpatica intervistatrice, è andata a prendere i pargoli a scuola.
Solo lì, quasi per caso, si è accorta di aver indossato il vestito al contrario. E la cosa era piuttosto facile da notare.
Forse sarebbe stato meglio dormire fino a tardi.
Oppure andare dal parrucchiere.
O più semplicemente rimanere a casa a leggere quell'immenso tomo di oltre 1200 pagine che ha appena acquistato dal suo libraio di fiducia...
Il part time ha i suoi vantaggi e la giornalistadiserieb ne è sempre stata convinta... Ma a questo punto forse sarebbe meglio il full time!
Così, per chi come lei usufruisce (anche se non è stata esattamente una libera scelta) del fantastico part time verticale, ovvero tre giorni di lavoro a settimana, oggi era un giorno libero.
Tutto da organizzare.
Avrebbe potuto dormire fino a tardi magari.
Oppure andare dal parrucchiere.
Ma anche rimanere a casa a leggere quell'immenso tomo di oltre 1200 pagine che ha appena acquistato dal suo libraio di fiducia...
Peccato che chi organizza le conferenze stampa in generale e soprattutto quelle in Rai, non tenga mai conto degli impegni personali della giornalistadiserieb (che, poi, ci sarebbe da chiedersi anche come mai...).
Per questo, sebbene fosse il suo giovedì libero, la nostra amata ragazzotta si è svegliata come sempre troppo presto e, dopo aver preparato i bimbi per la scuola ed essere andata a fare la sua camminata veloce mattutina, diventata un appuntamento imperdibile delle ultime settimane (già, chi lo avrebbe mai detto!), ha avuto appena il tempo di un caffè, due chiacchiere e una doccia veloce prima di raggiungere la splendida location di Viale Mazzini.
A sua discolpa, c'è da dire che, ormai non frequenta più tanto spesso quei luoghi e così non ha pensato che per andare in Rai avrebbe dovuto spendere due minuti in più per acconciare i capelli e per truccarsi.
Non sa come mai non le è proprio venuto in mente.
Ma le è bastato varcare l'ambita porta a vetri (la seconda per esattezza, quella dopo il controllo sicurezza) per ricordarselo. C'erano lei coi capelli arruffati e gli occhi stanchi, i fotografi, le bionde perfette con le gambe chilometriche e diversi manichini dell'Oviesse (cioè quei personaggi di sesso maschile vestiti alla vorrei ma non posso soliti usare più creme di chi scrive).
Ma la giornalistadiserieb era in ballo e ha ballato.
L'umidità e la pioggia non avevano giocato a suo favore, certo, ma almeno era vestita da persona seria.
O, almeno così credeva. E lo ha creduto fino a quando, dopo aver svolto il suo ruolo di simpatica intervistatrice, è andata a prendere i pargoli a scuola.
Solo lì, quasi per caso, si è accorta di aver indossato il vestito al contrario. E la cosa era piuttosto facile da notare.
Forse sarebbe stato meglio dormire fino a tardi.
Oppure andare dal parrucchiere.
O più semplicemente rimanere a casa a leggere quell'immenso tomo di oltre 1200 pagine che ha appena acquistato dal suo libraio di fiducia...
martedì 24 settembre 2013
Il giorno del giudizio
Il 25 settembre 2013 (ovvero domani per chi sta scrivendo) è un gran giorno per la giornalistadiserieb.
Un giorno che stava aspettando da molto tempo.
Certo, se le cose fossero andate come dovevano, tutto ciò non sarebbe successo e lei non sarebbe arrivata a questo. Non è nella sua indole, solitamente pacifica e conciliatoria.
Eppure la storia insegna che non è con i "se" o con i "ma" che si può andare avanti. E andare avanti è per lei, soprattutto in questo momento, una condizione quantomai necessaria.
Ha bisogno di più essere trattata con più rispetto, come l'adulta che è diventata ormai da qualche annetto (ahimè). Se poi è vero che da qualche parte bisogna pure iniziare, allora che sia la sfera professionale a gioire per prima di questa nuova lei.
Ebbene, quindi, eccoci giunti al primo giorno di questa nuova era, in cui anche una ingenua giornalistadiserieb avrà, forse, la sua piccola rivincita sul mondo...
M il 25 settembre 2013 è importante anche per un altro fatto. Più privato e decisamente più significativo.
Buona fortuna giornalistadiserieb... in bocca al lupo Valeria!
... e speriamo di poter condividere presto buone notizie con chi la legge ancora e con chi le vuole bene...
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martedì 10 settembre 2013
Un altro breve post...
Eccoci qui, un altro breve post a distanza di più di un mese, scritto di getto in cerca di un po' di sollievo. Certo, c'è da dire che, almeno questa volta, l'assenza è stata dettata non solo dalla confusione stilistica in cui la giornalistadiserieb versa ormai da quasi un anno, ma anche, e soprattutto, dalle tanto agognate vacanze estive che, però, non hanno prodotto l'effetto ricostituente che avrebbe sperato.
Agosto è stato un mese burrascoso, pieno di colpi di scena inaspettati, di addii e di riconciliazioni. E non le si sono nemmeno sciolti i dubbi sul suo futuro lavorativo, in un continuo procrastinare di decisioni che prima o poi andranno prese comunque.
Vero è che, ultimamente, sembra sempre più difficile per lei e per chi le è accanto avere tempo per annoiarsi e, chi scrive, sta ancora aspettando, come dice spesso il maritoultimaruotadelcarro, di potersi finalmente girare indietro e ridere...
Ma se da un lato questo va considerato come un aspetto positivo (gli esperti del vivere bene dicono che qualcosa di bello e buono va sempre cercato e trovato in ogni situazione), dall'altro lei vive un perenne stato d'ansia.
Ansia per cosa accadrà domani, tra una settimana o anche solamente questa sera... Senza contare il senso di impotenza, così forte da impedire ogni reazione, e tutto questo inspiegabile silenzio...
A volte, però, il silenzio è solo silenzio... E per romperlo basta un altro breve post a distanza di più di un mese, scritto di getto in cerca di un po' di sollievo.
Agosto è stato un mese burrascoso, pieno di colpi di scena inaspettati, di addii e di riconciliazioni. E non le si sono nemmeno sciolti i dubbi sul suo futuro lavorativo, in un continuo procrastinare di decisioni che prima o poi andranno prese comunque.
Vero è che, ultimamente, sembra sempre più difficile per lei e per chi le è accanto avere tempo per annoiarsi e, chi scrive, sta ancora aspettando, come dice spesso il maritoultimaruotadelcarro, di potersi finalmente girare indietro e ridere...
Ma se da un lato questo va considerato come un aspetto positivo (gli esperti del vivere bene dicono che qualcosa di bello e buono va sempre cercato e trovato in ogni situazione), dall'altro lei vive un perenne stato d'ansia.
Ansia per cosa accadrà domani, tra una settimana o anche solamente questa sera... Senza contare il senso di impotenza, così forte da impedire ogni reazione, e tutto questo inspiegabile silenzio...
A volte, però, il silenzio è solo silenzio... E per romperlo basta un altro breve post a distanza di più di un mese, scritto di getto in cerca di un po' di sollievo.
giovedì 1 agosto 2013
Priorit..A'!
Certo, oggi è il primo agosto, tempo di mare, sole e vacanze.
Eppure per la giornalistadiserieb mancano ancora un po' di giorni al meritato riposo.
Giorni incerti su molti, molti piani e che, ultimamente, l'hanno fatta ragionare su cosa sia davvero importante per lei.
Certo, almeno per chi la segue da un po', sono quasi quattro anni e due blog (Splinder, quanto le manchi!) che chi scrive si interroga su quali siano davvero le sue priorità.
Se sia giusto continuare a sputare sangue e sudore (in senso figurato, ovvio) su un mestiere che non la vuole poi molto o perdere sonno e fiato (qui un po' meno figurato) dietro le persone sbagliate.
A volte, la risposta è semplice: sì è giusto.
Altre, però, è più complicato rispondere, o meglio rispondersi.
Tanti progetti andati in fumo ancora prima di iniziare.
Dubbi sempre più vivi su cosa accadrà domani.
Poche anime con cui valga davvero la pena di condividere un percorso.
Una situazione sempre più netta e che lascia intravedere solo due soluzioni possibili: mollare tutto e scappare nella campagna inglese per coronare il sogno di chi le è sempre a fianco, oppure stringere ancora una volta la cinghia, alzare le spalle e andare avanti per vedere che succede sempre col sorriso sulla faccia.
Magari, poi, nelle giornate più rosee esiste pure una terza via...
Ma è troppo caldo anche per stare al computer... figuriamoci per delle riflessioni serie!
martedì 23 luglio 2013
Im...B...arazzo!
Stando a quanto si legge su Wikipedia (fonte autorevolissima dei tempi moderni):
... l'imbarazzo può essere un sentimento simile alla vergogna, ma il senso di vergogna può essere anche provocato da motivazioni che nessun altro conosce, mentre l'imbarazzo è sempre pubblico (riferibile al concetto di "ansia sociale"). Inoltre l'imbarazzo di solito è causato da un atto socialmente inaccettabile piuttosto che moralmente sbagliato...
L'unica cosa "moralmente sbagliata" che la giornalistadiserieb si è concessa in questi anni è proprio il sentirsi costantemente in imbarazzo...
Chissà che questa estate non porti qualche interessante novità...
martedì 16 luglio 2013
La prima volta era meglio dell'ultima
La prima volta che le è successo è stato parecchi anni fa.
La giornalistadiserieb era giusto un'adolescente e, allora, quello di diventare una giornalista era soltanto un tiepido sogno. Però, già all'epoca, chi scrive era una ragazzotta piena di grandi ideali e buoni propositi.
Fu doloroso, certo, ma fu anche abbastanza facile venirne fuori. O, almeno, oggi lei se lo ricorda così.
La volta dopo, era un po' più grandina. Sulla ventina direi, ma, nonostante gli anni, era tutt'altro che smaliziata. Anzi, in quel caso fu parecchio difficile ritrovare la normalità e le costò anche una certa fatica, nonché un paio di esami all'università.
Poi successe ancora e ancora, l'ultima volta quando stava per diventare mamma. E non si vergogna ad ammettere che fu proprio quella nuova vita a farla rimanere con i piedi per terra.
In questo 2013, però, sarà anche per l'età che avanza, è tutto un po' più complicato. E non serve avere avuto già esperienza nel settore. Anzi, in questo caso, l'idea di non essere ancora capace di capire chi ci sta intorno e, soprattutto, perché lo fa, è davvero avvilente...
Anche se, per sua natura, la giornalistadiserieb vede sempre il lato positivo: si è sentita usata in così tanti modi e da così tante persone insieme da stabilire un record...
Chissà se davvero, come dice sempre il maritoultimaruotadelcarro, un giorno riuscirà a guardare quest'anno e a farci su una bella risata! Al momento, ridere, non è la cosa che le viene meglio, ma lei non perde la speranza.
La prima volta che le è successo è stato parecchi anni fa... e a pensarci bene era decisamente meglio dell'ultima!
La giornalistadiserieb era giusto un'adolescente e, allora, quello di diventare una giornalista era soltanto un tiepido sogno. Però, già all'epoca, chi scrive era una ragazzotta piena di grandi ideali e buoni propositi.
Fu doloroso, certo, ma fu anche abbastanza facile venirne fuori. O, almeno, oggi lei se lo ricorda così.
La volta dopo, era un po' più grandina. Sulla ventina direi, ma, nonostante gli anni, era tutt'altro che smaliziata. Anzi, in quel caso fu parecchio difficile ritrovare la normalità e le costò anche una certa fatica, nonché un paio di esami all'università.
Poi successe ancora e ancora, l'ultima volta quando stava per diventare mamma. E non si vergogna ad ammettere che fu proprio quella nuova vita a farla rimanere con i piedi per terra.
In questo 2013, però, sarà anche per l'età che avanza, è tutto un po' più complicato. E non serve avere avuto già esperienza nel settore. Anzi, in questo caso, l'idea di non essere ancora capace di capire chi ci sta intorno e, soprattutto, perché lo fa, è davvero avvilente...
Anche se, per sua natura, la giornalistadiserieb vede sempre il lato positivo: si è sentita usata in così tanti modi e da così tante persone insieme da stabilire un record...
Chissà se davvero, come dice sempre il maritoultimaruotadelcarro, un giorno riuscirà a guardare quest'anno e a farci su una bella risata! Al momento, ridere, non è la cosa che le viene meglio, ma lei non perde la speranza.
La prima volta che le è successo è stato parecchi anni fa... e a pensarci bene era decisamente meglio dell'ultima!
martedì 2 luglio 2013
A come... accelerata!
La giornalistadiserieb ha sempre pensato che l'acceleratore fosse il pedale vicino a quello del freno. Al massimo, aveva sentito parlare di accelerato, una vecchia tipologia di treno che, come si evince da Wikipedia, fu istituita con apposito decreto nel 1889.
Ma oggi chi scrive ha scoperto una nuova definizione di "acceleratore", passando una mattinata in mezzo a geniali ventenni ipertecnologici, anche detti "smanettoni" (termine molto tecnico che indica proprio la loro capacità di padroneggiare le nuove tecnologie).
Perché oggi la giornalistadiserieb è stata qui... un po' per curiosità, un po' per riuscire a capire che lavoro fa un suo amico, un po' per vedere se questo Belpaese offre ancora qualche possibilità.
Ed ecco dunque le certezze che la nostra amata ragazzotta ha acquisito in una mattinata:
1) se non possiedi un Macbook, meglio se Air, non sei nessuno.
2) se non giri per la stanza con un Macbook aperto, facendo social tweeting (si dirà così?) non sei nessuno.
3) se non hai più vent'anni devi fingere di averli, meglio se facendo battute sconce o vestendo sportivo.
4) se non sai cosa è il Grant, nessuno te lo spiegherà.
Detto questo, però, vedere tutti quei ragazzi così pieni di entusiasmo, di competenze e di idee ha impressionato parecchio la giornalistadiserieb, che sebbene si è sentita un po' come Penny di The Big Bang Theory, è arrivata alla conclusione che forse il Belpaese ha davvero ancora qualche speranza!
Ma oggi chi scrive ha scoperto una nuova definizione di "acceleratore", passando una mattinata in mezzo a geniali ventenni ipertecnologici, anche detti "smanettoni" (termine molto tecnico che indica proprio la loro capacità di padroneggiare le nuove tecnologie).
Perché oggi la giornalistadiserieb è stata qui... un po' per curiosità, un po' per riuscire a capire che lavoro fa un suo amico, un po' per vedere se questo Belpaese offre ancora qualche possibilità.
Ed ecco dunque le certezze che la nostra amata ragazzotta ha acquisito in una mattinata:
1) se non possiedi un Macbook, meglio se Air, non sei nessuno.
2) se non giri per la stanza con un Macbook aperto, facendo social tweeting (si dirà così?) non sei nessuno.
3) se non hai più vent'anni devi fingere di averli, meglio se facendo battute sconce o vestendo sportivo.
4) se non sai cosa è il Grant, nessuno te lo spiegherà.
Detto questo, però, vedere tutti quei ragazzi così pieni di entusiasmo, di competenze e di idee ha impressionato parecchio la giornalistadiserieb, che sebbene si è sentita un po' come Penny di The Big Bang Theory, è arrivata alla conclusione che forse il Belpaese ha davvero ancora qualche speranza!
giovedì 20 giugno 2013
Pazei mazos
Molto tempo fa la giornalistadiserieb voleva diventare una grande giornalista.
Ma non una qualsiasi.
Una di quelle famose, a cui tutti chiedono articoli, consigli e opinioni.
Poi, quando ha avuto l'età giusta, la simpatica ragazzotta piena di sogni e di belle speranze ha iniziato davvero a fare la giornalista.
O, meglio, ha cominciato a scribacchiare, rubato consigli e trucchi da mani più sapienti delle sue, fatto un esame e preso un tesserino (oltre che, a tempo perso, sposato il maritoultimaruotadelcarro e messo al mondo due piccoli eredi).
A quel punto, le sembrava di essere arrivata, di poter toccare il suo sogno con un dito, eppure neanche così è diventata una grande giornalista.
Anzi, in realtà, nemmeno una giornalista piccola, piccola.
Oggi, cresciuta nell'aspetto ma non molto nello spirito, la giornalistadiserieb fa semplicemente la giornalistadiserieb.
Ne ha preso atto, e si è concentrata su altro.
Quell'altro da cui sono nate grandi emozioni e tantissime fughe dalla realtà. Niente più giornalistadiserieb, solo e soltanto Valeria.
Poi all'improvviso il dolore, quello che non ti fa dormire.
Il dolore che cambia le prospettive. Il dolore che, a volte, spinge a guardarsi dentro.
E il sogno è ancora là, così come le belle speranze. Mancano solo un po' di energie, il coraggio di cambiare e un po' di ispirazione. Mancano suoni e voci familiari.
Ma dal dolore si impara...
Molto tempo fa la giornalistadiserieb voleva diventare una grande giornalista.... chissà se fa ancora in tempo!
Ma non una qualsiasi.
Una di quelle famose, a cui tutti chiedono articoli, consigli e opinioni.
Poi, quando ha avuto l'età giusta, la simpatica ragazzotta piena di sogni e di belle speranze ha iniziato davvero a fare la giornalista.
O, meglio, ha cominciato a scribacchiare, rubato consigli e trucchi da mani più sapienti delle sue, fatto un esame e preso un tesserino (oltre che, a tempo perso, sposato il maritoultimaruotadelcarro e messo al mondo due piccoli eredi).
A quel punto, le sembrava di essere arrivata, di poter toccare il suo sogno con un dito, eppure neanche così è diventata una grande giornalista.
Anzi, in realtà, nemmeno una giornalista piccola, piccola.
Oggi, cresciuta nell'aspetto ma non molto nello spirito, la giornalistadiserieb fa semplicemente la giornalistadiserieb.
Ne ha preso atto, e si è concentrata su altro.
Quell'altro da cui sono nate grandi emozioni e tantissime fughe dalla realtà. Niente più giornalistadiserieb, solo e soltanto Valeria.
Poi all'improvviso il dolore, quello che non ti fa dormire.
Il dolore che cambia le prospettive. Il dolore che, a volte, spinge a guardarsi dentro.
E il sogno è ancora là, così come le belle speranze. Mancano solo un po' di energie, il coraggio di cambiare e un po' di ispirazione. Mancano suoni e voci familiari.
Ma dal dolore si impara...
Molto tempo fa la giornalistadiserieb voleva diventare una grande giornalista.... chissà se fa ancora in tempo!
giovedì 28 marzo 2013
Strana?
Alla giornalistadiserieb capita sempre più spesso di pensare di essere un po' strana, anche se forse "strana" non è esattamente il termine più adatto.
A dire il vero, in questi ultimi mesi, non c'è stato giorno in cui non lo ha pensato.
Perché in un mondo che va sempre più veloce e in cui nessuno sembra aver veramente a cuore quello che succede a se stesso e agli altri lei non si riconosce.
Perché si ostina a credere che lavoro e umanità sono possibili nello stesso spazio e che i colleghi possono anche diventare amici.
Perché è sposata con il maritoultimaruotadelcarro da 11 anni, sono insieme da 15, ed ancora non si sente stanca.
Perché ha compiuto da poco 38 anni, ma il suo cuore ne avrà sempre 16 (e c'è chi malignamente dice anche la sua mente!)
Alla giornalistadiserieb capita sempre più spesso di pensare di essere un po' strana, anche se forse "strana" non è esattamente il termine più adatto.
A dire il vero, in questi ultimi mesi, non c'è stato giorno in cui non lo ha pensato.
Ma è poi così male?
A dire il vero, in questi ultimi mesi, non c'è stato giorno in cui non lo ha pensato.
Perché in un mondo che va sempre più veloce e in cui nessuno sembra aver veramente a cuore quello che succede a se stesso e agli altri lei non si riconosce.
Perché si ostina a credere che lavoro e umanità sono possibili nello stesso spazio e che i colleghi possono anche diventare amici.
Perché è sposata con il maritoultimaruotadelcarro da 11 anni, sono insieme da 15, ed ancora non si sente stanca.
Perché ha compiuto da poco 38 anni, ma il suo cuore ne avrà sempre 16 (e c'è chi malignamente dice anche la sua mente!)
Alla giornalistadiserieb capita sempre più spesso di pensare di essere un po' strana, anche se forse "strana" non è esattamente il termine più adatto.
A dire il vero, in questi ultimi mesi, non c'è stato giorno in cui non lo ha pensato.
Ma è poi così male?
domenica 17 marzo 2013
I blog abbandonati
Non dovete credere che sia stato facile per la giornalistadiserieb. I blog abbandonati non le sono mai piaciuti.
Una volta, da qualche parte, aveva letto che i diari virtuali interrotti così da un giorno all'altro somigliavano in modo impressionante agli stabilimenti balneari d'inverno.
Pieni di ricordi felici, ma inesorabilmente tristi.
In quel momento le era sembrata una similitudine azzeccata. Ma non aveva mai pensato che anche a lei sarebbe potuto capitare di non scrivere più.
Eppure è successo.
Sono passati mesi di vita vissuta più fisicamente che virtualmente e che l'hanno in qualche modo allontanata dalle sue riflessioni più o meno private.
Ma, in fin dei conti, non molto è cambiato nell'esistenza di questa ingenua ragazzotta.
Se non forse l'ennesima delusione professionale (che di "professionale" ha avuto davvero poco nel senso stretto del termine) e che l'ha condotta in uno stato di apatia lavorativa da cui ancora fatica a riprendersi.
Senza contare quella fastidiosa sensazione di non saper mai leggere bene le persone che la circondano.
E quel senso di immobilità, di già visto e vissuto, che torna prepotentemente a farsi strada in lei...
Una volta, da qualche parte, aveva letto che i diari virtuali interrotti così da un giorno all'altro somigliavano in modo impressionante agli stabilimenti balneari d'inverno.
Pieni di ricordi felici, ma inesorabilmente tristi...
Una volta, da qualche parte, aveva letto che i diari virtuali interrotti così da un giorno all'altro somigliavano in modo impressionante agli stabilimenti balneari d'inverno.
Pieni di ricordi felici, ma inesorabilmente tristi.
In quel momento le era sembrata una similitudine azzeccata. Ma non aveva mai pensato che anche a lei sarebbe potuto capitare di non scrivere più.
Eppure è successo.
Sono passati mesi di vita vissuta più fisicamente che virtualmente e che l'hanno in qualche modo allontanata dalle sue riflessioni più o meno private.
Ma, in fin dei conti, non molto è cambiato nell'esistenza di questa ingenua ragazzotta.
Se non forse l'ennesima delusione professionale (che di "professionale" ha avuto davvero poco nel senso stretto del termine) e che l'ha condotta in uno stato di apatia lavorativa da cui ancora fatica a riprendersi.
Senza contare quella fastidiosa sensazione di non saper mai leggere bene le persone che la circondano.
E quel senso di immobilità, di già visto e vissuto, che torna prepotentemente a farsi strada in lei...
Una volta, da qualche parte, aveva letto che i diari virtuali interrotti così da un giorno all'altro somigliavano in modo impressionante agli stabilimenti balneari d'inverno.
Pieni di ricordi felici, ma inesorabilmente tristi...
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