martedì 14 ottobre 2014

Pura Gioia

Ci sono giornate che iniziano prima di altre e questo, ovviamente, lo sanno tutti, non solo la giornalistadiserieb. E poi ci sono giornate che sarebbe meglio aver trascorso nel letto.

Questa mattina, per esempio, per chi scrive è iniziata prima dell'alba. Perché c'era bisogno di prepararsi per bene, cercare di domare un po' gli indomiti capelli, portare il nano grande vicino a scuola (davanti no, quello non le è più permesso), approfittarne per far fare una breve passeggiata anche al piccolo pelosetto della famiglia, tornare in tempo per la colazione delll'altro nano e, prima di andare al lavoro, accompagnare anche il maritoultimaruotadelcarro a fare una visita in ospedale. Neanche a dirlo, quello che nella tentacolare metropoli che è Roma, è esattamente al tentacolo opposto da dove la giornalistadiserieb e il consorte vivono.

Eppure, armati di santa pazienza e di Giallina, la splendida automobile di serie b della simpatica scrivana (ahimé sempre più saltuaria) i nostri eroi sono riusciti a varcare la soglia del poliedrico nosocomio addirittura cinque minuti prima dell'appuntamento.
Ma la puntualità, si sa, è cosa sopravvalutata dalla sanità italiana, tanto che prima di essere ricevuti, hanno dovuto attendere per quasi un'ora e mezza.

A dire la verità, la giornalistadiserieb non aveva nessuna fretta di arrivare nella sua glaciale (ops voleva dire attuale) redazione. Inoltre, osservare da vicino le persone le è sempre piaciuto... Quale posto migliore di una sala d'aspetto?

C'è, come sempre, la signora che vuole passare avanti agli altri. Quello che deve fare solo una domanda e quello che non aveva capito che c'era una fila.
Poi, però, c'è anche lei.
Si chiama Gioia, ha 3 anni, è bionda e minuta, ma conosce a memoria tutto il testo della canzone "Montagne verdi" di Marcella. Con sé ha un grande quadernone ad anelli, nella copertina nera spicca l'immagine di Minnie di Topolino. Quello è "il libro di Gioia che va dal dottore" dice la sua vocina e ha tante pagine perché "lei ci va spesso dal dottore". Perché Gioia quella copertina nera con l'immagine di Minnie non può vederla. Lei non vede nulla. Ma ti siede vicino e ti tocca la mano, vuole sapere come ti chiami, sorride, anche quando a un certo punto le "scappa una peretta".
Gioia è buffa e dolcissima, ma forte e fiera allo stesso tempo.
Gioia è pura ed è stata una pura gioia incontrarla.

Le dure prove della vita sono altre e se le persone non lo vogliono capire rimarranno sole per sempre.
Le dure prove della vita sono altre e se si pretende rispetto dagli altri bisogna prima di tutto rispettarli.
Le dure prove della vita sono altre e se il lavoro non decolla (e a questo punto ha il sospetto che non decollerà mai) non è poi una tragedia.

Ci sono giornate che iniziano prima di altre e questo, ovviamente, lo sanno tutti, non solo la giornalistadiserieb.
E poi ci sono giornate che sarebbe meglio aver trascorso nel letto... ma se fosse andata così, oggi non avrebbe conosciuto Gioia.

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