Forse perché a marzo prossimo lei entrerà di diritto nei fatidici "anta" (incredibile come passa il tempo quando ci si diverte...).
Forse perché, in fondo in fondo, la prospettiva di trovare una nuova casa, decidere dove mettere il divano e la credenza della nonna, scegliere il colore delle pareti, per poi tornare a perdersi per gli sconfinati corridoi dell'Ikea per acquistare il cuscino della giusta tonalità, iniziava a piacerle parecchio.
O, più semplicemente, perché sperava fosse arrivato finalmente il momento della svolta lavorativa.
Che poi, a pensarci bene, in fondo c'è anche stata.
Ore 13.40 del 5 gennaio: chi scrive arriva in redazione, la stessa per la quale lavora da 5 anni.
Il capo, che poi è una capa, ha indetto una riunione alle 14.00 e lei e i suoi colleghi sorseggiano allegramente un caffè davanti alla macchinetta della saletta relax composta da un divano arancio e un armadio frigorifero colmo di merendine e acque minerali, raccontandosi di come hanno trascorso i rispettivi giorni di meritato riposo.
Ore 13.48 del 5 gennaio: la giornalistadiserieb torna alla sua postazione, accende il suo Mac e mentre sta per sedersi la capa fa il suo ingresso trionfale nella stanza.
Ore 13.52 dello stesso 5 gennaio: la simpatica donnina scrivana sta già raccogliendo le foto dei suoi figli, il biglietto del concerto di Bon Jovi di Milano 2013 che tiene attaccato allo schermo del computer (regalo bellissimo delle sue amichette di sempre) e i vari portafortuna accumulati nel corso del tempo. Di lì a poco, a seguirla nel triste destino, ci saranno anche i tre colleghi del caffè sopracitato, tutti molto poco allegri rispetto alla ferale notizia.
La motivazione? La crisi, esistenziale ed economica, della meno professionale tra i superiori che la giornalistadiserieb abbia mai incontrato nella sua carriera (che poi, in poche parole, si riduce a "il pallone è mio e ci gioco quando voglio io").
***
È vero, la giornalistadiserieb si sentiva stranamente ottimista per questo 2015 tutto da scoprire.
Ma, fortunatamente, come disse una volta l'indomita Rossella, domani è un altro giorno...
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