Questa sera è Halloween e la giornalistadiserieb ha moltissime cose da fare prima che alla sua porta bussino orde di ragazzini alla ricerca di dolci e caramelle. Tra l'altro lei non ci sarà, perché oggi c'è la chiusura anticipata in redazione, e per una volta toccherà al marito ultimaruotadelcarro accompagnare i pargoli nei loro giretti.
Così, sebbene siano appena le 10.38 del mattino, e sebbene in un altro momento storico lei starebbe ancora dormendo il sonno dei giusti, la sua nuova routine salutista, seguita dal suo immancabile senso di colpa per l'evento dei suoi figli a cui non riuscirà a essere presente, non glielo hanno permesso.
Per questo, come tutti i giorni da quasi un mese, si è vestita, è andata a camminare veloce (o, per meglio dire, diversamente lenta cercando di tenere il passo delle sue compagne d'avventura) per poi dirigersi direttamente verso il supermercato più vicino e acquistare leccornie per i grandi e i piccini che riempiranno la sua casa.
Ma ora, tornata nella sua abitazione colorata e assolata, in questo 31 ottobre che per chi vive a Roma è come essere in pieno giugno, non sapendo se fosse meglio iniziare a passare l'aspirapolvere o lavare i piatti della cena di ieri, ha deciso di scrivere un post.
Solo un breve esercizio di scrittura, eseguito tanto per non perdere l'allenamento e per schiarire i pensieri...
Ma ora che sono le 10.59 è meglio smettere, zittire quella sciocca vocina che continua a farsi sentire e iniziare a mettere un po' a posto il disordine, almeno quello esteriore.
Anche perché, nei suoi più rosei piani, tra un letto da rifare e la tavola da lasciare pronta, c'era anche da inserire il ritocco alla tinta (!) prima di andare a lavorare...
Questa sera è Halloween e la giornalistadiserieb ha moltissime cose da fare prima che alla sua porta bussino orde di ragazzini alla ricerca di dolci e caramelle... Sarà una lunga giornata!
giovedì 31 ottobre 2013
venerdì 18 ottobre 2013
Selvaggia (B)ellezza
Se c'è un giorno della settimana che piace sempre molto alla giornalistadiserieb è il giovedì. Non sa dire esattamente perché, forse perché non lavora, o perché manca poco al weekend. Magari anche perché è ricominciato X Factor (perdonatela, ognuno ha le perversioni che si merita).
Ma il giovedì resta un buon giorno.
Soprattutto da quando chi scrive legge Rob, sebbene delle volte non lo capisca...
Devi tentare qualche esperimento che potrebbe provocare miracoli d’amore? Certo che sì. Devi inventare proposte stravaganti e programmare incontri notturni? Assolutamente sì. Devi riprendere le tue fantasie da dove le hai interrotte l’ultima volta perché eri spaventato? Sì. Mettere in discussione tabù che hanno perso importanza? Senz’altro. Cacciare via il dolore con una prova di forza liberatoria? Certamente. Attingere al segreto di Pulcinella che è al cuore della tua selvaggia bellezza? Ma certo.
Perché va bene tutto, ma ammettiamolo, la giornalistadiserieb la selvaggia bellezza no sa nemmeno dove sta di casa, anche se le piacerebbe davvero tanto trovare un modo per cacciare via il dolore...
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martedì 15 ottobre 2013
La legge è uguale per tutti... più o meno!
Driiin. Driiinnnn. Il cellulare squilla.
-"Salve avvocato, meglio tardi che mai, mi dica pure..."
- "Beh, in realtà, l'offerta che hanno prodotto non è minimamente accettabile e io insisterò affinché si tengano in considerazione le parole del giudice della scorsa udienza..."
- "Avvocato, sa già che sono d'accordo con lei, anche se io non temo il verdetto. Ci ho pensato e forse sarebbe il caso di andare fino in fondo con la causa, perché sappiamo bene che quello che rivendico è solo la verità"
- "Lei ha ragione giornalistadiserieb, ma sa come vanno queste cose in Italia, i tempi si allungano, le società chiudono e poi non sempre la verità coincide con quella processuale"
Ecco, in questa ultima frase c'è la sintesi di tutto il vissuto professionale (e non solo) di chi scrive che, ridendo, scherzando e scrivendo un paio di blog, è nel mondo del lavoro già da 14 anni.
E, in tutto ciò, domani si torna in aula...
lunedì 14 ottobre 2013
domenica 13 ottobre 2013
Sei su otto
Amicizia.
Lealtà.
Fratellanza.
Bontà.
Cura di sé.
Amore per gli altri.
Egoismo.
Individualismo.
Da diverso tempo, oramai, la giornalistadiserieb si sta chiedendo cosa sia meglio insegnare ai propri figli.
E, soprattutto, se siano più le sue parole o le sue azioni a influenzare maggiormente le loro giovani menti.
Ci sono pensieri, atteggiamenti e modi di intendere e di vedere il mondo che la circonda che non hanno sempre aiutato chi scrive e che, per molti versi, le hanno impedito di sentirsi realmente a suo agio in molti campi.
Lei che, quando crede in qualcosa o qualcuno, si lancia in imprese impossibili, che negli esseri umani cerca sempre il lato positivo, che vorrebbe riuscire a salvare il mondo o, almeno, chi ama.
Lei che, per queste stesse cose, spesso viene chiamata ingenua o illusa e che, troppo spesso, ha permesso a datori di lavoro e sedicenti amici di approfittarsi della sua rosea visione.
Eppure lei ci crede ancora... Dev'essere così, altrimenti nell'elencare i valori da trasmettere, non gliene sarebbero venuti in mente sei positivi su otto.
Che poi un po' di sano egoismo, alle volte, non è anche produttivo?
Può esistere un "sano" egoismo?
Ecco, questo è un argomento molto dibattuto ultimamente in casa giornalistadiserieb/ultimaruotadelcarro... Pensare a se stessi alle volte è necessario, certo. Ma se poi per natura si è più portati a identificarsi con il bene dell'altro tanto da non sapere cosa fa bene a te, come se ne esce?
Amicizia.
Lealtà.
Fratellanza.
Bontà.
Cura di sé.
Amore per gli altri.
Egoismo.
Individualismo.
Da diverso tempo, oramai, la giornalistadiserieb si sta chiedendo cosa sia meglio insegnare ai propri figli. E, soprattutto, se siano le sue parole o le sue azioni a influenzare maggiormente le loro giovani menti...
Lealtà.
Fratellanza.
Bontà.
Cura di sé.
Amore per gli altri.
Egoismo.
Individualismo.
Da diverso tempo, oramai, la giornalistadiserieb si sta chiedendo cosa sia meglio insegnare ai propri figli.
E, soprattutto, se siano più le sue parole o le sue azioni a influenzare maggiormente le loro giovani menti.
Ci sono pensieri, atteggiamenti e modi di intendere e di vedere il mondo che la circonda che non hanno sempre aiutato chi scrive e che, per molti versi, le hanno impedito di sentirsi realmente a suo agio in molti campi.
Lei che, quando crede in qualcosa o qualcuno, si lancia in imprese impossibili, che negli esseri umani cerca sempre il lato positivo, che vorrebbe riuscire a salvare il mondo o, almeno, chi ama.
Lei che, per queste stesse cose, spesso viene chiamata ingenua o illusa e che, troppo spesso, ha permesso a datori di lavoro e sedicenti amici di approfittarsi della sua rosea visione.
Eppure lei ci crede ancora... Dev'essere così, altrimenti nell'elencare i valori da trasmettere, non gliene sarebbero venuti in mente sei positivi su otto.
Che poi un po' di sano egoismo, alle volte, non è anche produttivo?
Può esistere un "sano" egoismo?
Ecco, questo è un argomento molto dibattuto ultimamente in casa giornalistadiserieb/ultimaruotadelcarro... Pensare a se stessi alle volte è necessario, certo. Ma se poi per natura si è più portati a identificarsi con il bene dell'altro tanto da non sapere cosa fa bene a te, come se ne esce?
Amicizia.
Lealtà.
Fratellanza.
Bontà.
Cura di sé.
Amore per gli altri.
Egoismo.
Individualismo.
Da diverso tempo, oramai, la giornalistadiserieb si sta chiedendo cosa sia meglio insegnare ai propri figli. E, soprattutto, se siano le sue parole o le sue azioni a influenzare maggiormente le loro giovani menti...
giovedì 10 ottobre 2013
Part Time vs Full Time
Il part time ha i suoi vantaggi e la giornalistadiserieb ne è sempre stata convinta. Perché part time, sebbene in questa nostra società equivalga a pochissimi soldi e zero possibilità di fare carriera, allo stesso tempo significa anche avere più tempo da passare in famiglia, coi bambini e, cosa non da poco, da dedicare a noi stessi.
Così, per chi come lei usufruisce (anche se non è stata esattamente una libera scelta) del fantastico part time verticale, ovvero tre giorni di lavoro a settimana, oggi era un giorno libero.
Tutto da organizzare.
Avrebbe potuto dormire fino a tardi magari.
Oppure andare dal parrucchiere.
Ma anche rimanere a casa a leggere quell'immenso tomo di oltre 1200 pagine che ha appena acquistato dal suo libraio di fiducia...
Peccato che chi organizza le conferenze stampa in generale e soprattutto quelle in Rai, non tenga mai conto degli impegni personali della giornalistadiserieb (che, poi, ci sarebbe da chiedersi anche come mai...).
Per questo, sebbene fosse il suo giovedì libero, la nostra amata ragazzotta si è svegliata come sempre troppo presto e, dopo aver preparato i bimbi per la scuola ed essere andata a fare la sua camminata veloce mattutina, diventata un appuntamento imperdibile delle ultime settimane (già, chi lo avrebbe mai detto!), ha avuto appena il tempo di un caffè, due chiacchiere e una doccia veloce prima di raggiungere la splendida location di Viale Mazzini.
A sua discolpa, c'è da dire che, ormai non frequenta più tanto spesso quei luoghi e così non ha pensato che per andare in Rai avrebbe dovuto spendere due minuti in più per acconciare i capelli e per truccarsi.
Non sa come mai non le è proprio venuto in mente.
Ma le è bastato varcare l'ambita porta a vetri (la seconda per esattezza, quella dopo il controllo sicurezza) per ricordarselo. C'erano lei coi capelli arruffati e gli occhi stanchi, i fotografi, le bionde perfette con le gambe chilometriche e diversi manichini dell'Oviesse (cioè quei personaggi di sesso maschile vestiti alla vorrei ma non posso soliti usare più creme di chi scrive).
Ma la giornalistadiserieb era in ballo e ha ballato.
L'umidità e la pioggia non avevano giocato a suo favore, certo, ma almeno era vestita da persona seria.
O, almeno così credeva. E lo ha creduto fino a quando, dopo aver svolto il suo ruolo di simpatica intervistatrice, è andata a prendere i pargoli a scuola.
Solo lì, quasi per caso, si è accorta di aver indossato il vestito al contrario. E la cosa era piuttosto facile da notare.
Forse sarebbe stato meglio dormire fino a tardi.
Oppure andare dal parrucchiere.
O più semplicemente rimanere a casa a leggere quell'immenso tomo di oltre 1200 pagine che ha appena acquistato dal suo libraio di fiducia...
Il part time ha i suoi vantaggi e la giornalistadiserieb ne è sempre stata convinta... Ma a questo punto forse sarebbe meglio il full time!
Così, per chi come lei usufruisce (anche se non è stata esattamente una libera scelta) del fantastico part time verticale, ovvero tre giorni di lavoro a settimana, oggi era un giorno libero.
Tutto da organizzare.
Avrebbe potuto dormire fino a tardi magari.
Oppure andare dal parrucchiere.
Ma anche rimanere a casa a leggere quell'immenso tomo di oltre 1200 pagine che ha appena acquistato dal suo libraio di fiducia...
Peccato che chi organizza le conferenze stampa in generale e soprattutto quelle in Rai, non tenga mai conto degli impegni personali della giornalistadiserieb (che, poi, ci sarebbe da chiedersi anche come mai...).
Per questo, sebbene fosse il suo giovedì libero, la nostra amata ragazzotta si è svegliata come sempre troppo presto e, dopo aver preparato i bimbi per la scuola ed essere andata a fare la sua camminata veloce mattutina, diventata un appuntamento imperdibile delle ultime settimane (già, chi lo avrebbe mai detto!), ha avuto appena il tempo di un caffè, due chiacchiere e una doccia veloce prima di raggiungere la splendida location di Viale Mazzini.
A sua discolpa, c'è da dire che, ormai non frequenta più tanto spesso quei luoghi e così non ha pensato che per andare in Rai avrebbe dovuto spendere due minuti in più per acconciare i capelli e per truccarsi.
Non sa come mai non le è proprio venuto in mente.
Ma le è bastato varcare l'ambita porta a vetri (la seconda per esattezza, quella dopo il controllo sicurezza) per ricordarselo. C'erano lei coi capelli arruffati e gli occhi stanchi, i fotografi, le bionde perfette con le gambe chilometriche e diversi manichini dell'Oviesse (cioè quei personaggi di sesso maschile vestiti alla vorrei ma non posso soliti usare più creme di chi scrive).
Ma la giornalistadiserieb era in ballo e ha ballato.
L'umidità e la pioggia non avevano giocato a suo favore, certo, ma almeno era vestita da persona seria.
O, almeno così credeva. E lo ha creduto fino a quando, dopo aver svolto il suo ruolo di simpatica intervistatrice, è andata a prendere i pargoli a scuola.
Solo lì, quasi per caso, si è accorta di aver indossato il vestito al contrario. E la cosa era piuttosto facile da notare.
Forse sarebbe stato meglio dormire fino a tardi.
Oppure andare dal parrucchiere.
O più semplicemente rimanere a casa a leggere quell'immenso tomo di oltre 1200 pagine che ha appena acquistato dal suo libraio di fiducia...
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