mercoledì 25 giugno 2014

Sette anni

Più o meno sette anni.

Tanto è passato da quando la giornalistadiserieb ha aperto il suo attuale account e-mail. In realtà, in precedenza ne aveva scelto un altro (che poi, neanche a dirlo, venne miseramente chiuso) e da allora, era sempre rimasta fedele a quell'indirizzo. Lei, in fondo, è sempre stata e rimane un'abitudinaria e così, anche quando il mondo intero si è convertito a gmail, decantandone in ogni momento le mille virtù straordinarie, lei non ha ceduto.

Una scelta consapevole, dettata dalla routine che la fa sentire comoda e, soprattutto, dalla sua proverbiale mania di conservare tutto: foto, lettere, conversazioni in chat e, ovviamente, messaggi di lavoro.

Oggi, però, la scoperta: nel suo server di posta non c'è più nulla. Niente foto, lettere, conversazioni in chat e, ovviamente, messaggi di lavoro.

Sette anni della sua vita virtuale cancellati, completamente. Forse è un segno, dopo che qualcuno si era già divertito con il suo profilo Facebook, magari ora la rete sta cercando di dirle qualcosa...

Eppure, in momenti come questi, la giornalistadiserieb vorrebbe tanto tornare ai tempi in cui le lettere venivano scritte a mano, spedite via posta o, al massimo, consegnate a mano.

Certo, ora sarebbero sommerse dalla polvere in qualche scatola, ma con lei.

Così, sebbene rimarrà lo stesso fedele al proprio indirizzo di posta elettronica (il maritoultimaruotadelcarro sostiene che lei ammetta difficilmente di aver sbagliato, chissà perché poi) ha deciso di dare una chance anche alla famosa gmail.

Però, stasera, il dolore rimane...


lunedì 9 giugno 2014

La scuola è finita (Il viaggio dell'eroe)


È arrivato giugno. Sì, direte voi, questo lo sapevamo già, bastava dare un'occhiata al calendario o, al massimo, alla data segnata sullo smartphone.

Ma, dicevamo, è arrivato giugno. Le giornate si sono allungate, il caldo inizia a farsi sentire e, come tutti gli anni, è giunta anche la fine della scuola. 
Così, se per la maggior parte degli studenti questo è un periodo insolitamente sereno e spensierato, per altri, è il momento di fare bilanci.

Tempo fa, un vecchio amico della giornalistadiserieb, ormai adulto e ben lontano dal mondo dei banchi e delle pagelle, le aveva raccontato di continuare a suddividere i suoi impegni in base agli anni scolastici. Per lui la vita sia lavorativa che sentimentale iniziava a settembre, mentre nel cosiddetto "mese della libertà" arrivava la fase riflessiva: aveva fatto davvero tutto quello che era nelle sue possibilità? Si era impegnato abbastanza? Chi aveva conosciuto e chi aveva perso lungo la via?

Ecco, in questo scorcio d'estate appena cominciata anche nella casa della simpatica ragazzotta col vizio della scrittura ci si pongono più o meno le stesse domande. Sebbene a farlo non sia lei (lei certe cose non se le chiede quasi più), bensì suo figlio più grande. Per lui, 10 anni che molto presto saranno 11, questi giorni hanno significato la fine di un ciclo. Cinque anni sono passati da quando un bambinetto ombroso e riservato rispondeva al primo appello della sua vita. Cinque anni che lo hanno visto crescere, e crescere molte volte fa paura. 

A tutti.

Ora ci saranno altre insegnanti, altri compagni di classe, pochi veri amici e, molto probabilmente, un primo amore.

Tutto ciò solo per dire in bocca al lupo piccolo grande uomo e ricorda sempre che la giornalistadiserieb, il marito ultimaruotadelcarro e tutti quelli vicini e lontani che fanno parte di questa strampalata e allargata famiglia ti saranno vicini per sempre.

E che una parte di te rimanga sempre la stessa capace di comporre versi come questi che hai saputo scrivere alla tua giovanissima età.

IL VIAGGIO DELL'EROE

Ricorda di vivere
come il cielo che guarda
le nuvole che vanno
e vengono...
Osserva l'orgoglio che va e viene...
Oggi è l'orgoglio, domani sarà qualcos'altro.
Guardali andare e venire
(Daniele M., 10 anni)