lunedì 29 dicembre 2014

Wishlist

Eccoci qui, subito dopo Natale e subito prima della fine dell'anno, con i soliti buoni propositi da pensare, scrivere e poi tentare addirittura di realizzare.

Certo, per questa volta, la giornalistadiserieb avrebbe potuto esimersi.
Ha già alle spalle 365 giorni complicati sotto molti aspetti (non volendo andare troppo indietro nel tempo) e diversi indizi lasciano presupporre che il 2015 non sarà migliore.

E poi, ammettiamolo, non è che delle sue liste di intenti e desideri l'umanità intera senta proprio la mancanza.

Ma siccome l'umanità intera non passa spesso da questo blog, lei la sua "wishlist" la butta giù lo stesso.

E così, tralasciando un attimo il mai dimenticato progetto per il suo futuro professionale (che poi è più o meno sempre uguale, ovvero quello di avercelo un futuro professionale) e non considerando la speranza di riuscire a vedere prima o poi la pace nel mondo o, almeno, la fine di ogni tipo di malattia, la nostra simpatica donnina ha deciso di limitarsi a un unico piccolo grande sogno: vorrebbe che nei prossimi 12 mesi "qualcuno" si degni di chiederle scusa. Lei proprio se lo merita.

Già "qualcuno" per non fare nomi e cognomi, perché, in questi suoi primissimi quarant'anni di vita (incredibile come siano arrivati così in fretta), sono in molti a doversi scusare e, forse, almeno per alcuni di loro, potrebbe essere arrivata la giusta annata.

Prima degli altri, neanche a dirlo, ci sono i datori di lavoro, ex o attuali. Loro le hanno fatto perdere tempo, denaro, ore di sonno, recite di Natale, saluti di fine anno, sabati e domeniche in famiglia, senza mai dirle nemmeno grazie. Per non parlare dei tanti che, ancora oggi, credono sia chi scrive a dover esser grata per il solo fatto di svolgere un suo diritto fondamentale.

Poi ci sono gli amici o sedicenti tali, ex e attuali. Da quelli che continuano a darle responsabilità che lei non vuole e non ha nemmeno mai potuto avere (per essere chiari del tipo: "tu eri amica sua e se lei mi ha lasciato è colpa tua che glielo hai presentato" - ehm, sì, la giornalistadiserieb frequenta per lo più coetanei e anche se vista così non sembrerebbe) a quelli che, più semplicemente, l'hanno usata finché gli ha fatto comodo e che non hanno esistato un attimo a sparlare di lei quando gli era diventata inutile.

Ecco, se almeno una tra queste persone (o personaggi) si facesse avanti implorando il suo perdono (va bene, ha esagerato, vanno benissimo anche delle scuse più formali) lei ne sarebbe davvero felice e si sentirebbe almeno un po' ricompensata.

***

Dunque eccoci qui, subito dopo Natale e subito prima della fine dell'anno, con i soliti buoni propositi da pensare, scrivere e poi tentare addirittura di realizzare.

Certo, per questa volta, la giornalistadiserieb avrebbe potuto esimersi.
Ha già alle spalle 365 giorni complicati sotto molti aspetti (non volendo andare troppo indietro nel tempo) e diversi indizi lasciano presupporre che il 2015 non sarà migliore.

E poi, ammettiamolo, non è che delle sue liste di intenti e desideri l'umanità intera senta proprio la mancanza.

Ma siccome l'umanità intera non passa spesso da questo blog, lei la sua "wishlist" la butta giù lo stesso...


mercoledì 24 dicembre 2014

Buon Natale e...

Cambiamenti in atto o auguri di buon Natale.

Difficile per la giornalistadiserieb scrivere un post in questi giorni ricchi di emozioni contrastanti.
Ma siccome la non più tanto giovane scribacchina batte la fiacca da troppo tempo, eccola qua a cercare di riempire questa pagina virtuale con i suoi mille pensieri tutti da riordinare.

Per prima cosa, come tutti sanno, domani è Vigilia e, ovviamente, fin qui niente di strano. E se è vero che per lei questi giorni hanno poco a che vedere con la religiosità, è altresì vero che sta per arrivare la festa della famiglia per eccellenza e che le è sempre piaciuta moltissimo. Perché si sta tutti insieme, si ride, si mangia, si ride, ci si scambia regali inutili e bellissimi e, se non si fosse capito, si ride di nuovo.
Il che, in questo periodo soprattutto, non è cosa da poco.

Secondo poi ci sarebbe la questione lavoro, eternamente irrisolta, che sta progressivamente toccando punte sempre più basse e che nemmeno una abituata alla serie B come lei avrebbe mai potuto immaginare.

Ma il dubbio più grande, ora come ora, riguarda "il posto chiamato casa". Perché dopo almeno tre anni di tentativi andate a male, sembra essere arrivato sul serio il momento di lasciare il luogo che più ama al mondo, il suo modesto e onesto appartamento a due piani e un bagno solo, per poi gettarsi a capofitto nel tentacolare e farraginoso mercato immobiliare (o, al massimo, tornare a vivere con i suoi genitori con tanto di figli e cane al seguito). Certo è vero che i ragazzi crescono e che hanno bisogno di più spazio, certo è vero che lei aveva acconsentito alle richieste del marito ultimaruotadelcarro, certo è vero che c'è stato un istante in cui lei scontata e abitudinaria com'è è stata addirittura entusiasta all'idea di traslocare, ma adesso la paura dell'ignoto ha iniziato ad avere la meglio in lei.

In fondo, del suo quartiere e della sua strada lei conosce ogni angolo, panchina, marciapiede e, prima grazie ad Arturo e ora con Yoda, ogni singola aiuola e cespuglio.
La sua casa è stata teatro di tante piéce, alcuni divertenti e altre drammatiche, e molteplici primi attori hanno attraversato la sua porta.
E ora? Succederà ancora? Si troverà bene? Riuscirà a sentirsi davvero "a casa"?

Ovviamente chi scrive sa bene che le cose sono solo cose e le case sono solo case però...

Dunque, dicevamo: cambiamenti in atto o auguri di buon Natale.

Difficile per la giornalistadiserieb scrivere un post in questi giorni ricchi di emozioni contrastanti.

... ecco, fortunatamente domani è Vigilia (anzi a guardare bene l'ora lo è già adesso), la festa della famiglia per eccellenza. Perché si sta tutti insieme, si ride, si mangia, si ride, ci si scambia regali inutili e bellissimi e, se non si fosse capito, si ride di nuovo.
Il che, in questo periodo soprattutto, non è cosa da poco.

Tanti auguri a tutti